Primo passo
Lasciare il mondo fuori dalla stanza Prima di tutto,
per contattare gli angeli è fondamentale sentirsi completamente rilassati,
sia fisicamente sia mentalmente.
È inutile provare a contattare delle presenze che si trovano in un’altra dimensione se si è ancorati alla propria.
Stress, dolori fisici, malumori e pensieri vari sono una barriera che si interpone tra noi e gli angeli.
È necessario, quindi, scegliere un momento in cui si ha tempo a volontà e si è sicuri di non essere soggetti a scocciature e interruzioni.
La stessa cosa vale per l’ambiente che scegliete. Dev’essere un posto dove vi sentite a casa e totalmente a vostro agio. Può essere al chiuso o all’aperto, un luogo pubblico o la vostra camera, per esempio, di provarci mentre si fa fare un massaggio.
Ogni volta che è stressata, per motivi personali o di lavoro, prenota subito un massaggio perché sa che la aiuterà a sciogliere tutte le tensioni, interne ed esterne.
Quale situazione migliore, quindi, per approfittare dell’atmosfera giusta?
Secondo passo
Purificare l’energia intorno a noi È importante creare l’ambiente perfetto e liberarlo da ogni possibile tensione negativa. Come già detto, ognuno di noi emette energie e percepisce quelle degli altri. Visto che anche gli edifici e gli oggetti conservano e trasmettono energie, è bene depurare l’ambiente scelto per la meditazione grazie a un semplice accorgimento: una candela azzurra. Questo colore, infatti, è legato agli angeli: la luce che io vedo quando i miei amici si manifestano è un misto di azzurro e oro. È sufficiente accendere qualche candela di questo colore per creare un’energia positiva che favorisce la meditazione. Per farvi un esempio, quando stavo liberando lo studio di Pomeriggio sul Due dallo spirito di quel padre che aveva violentato la figlia, sono andato in giro per qualche minuto con una candela azzurra (ne tengo sempre un pacco in camerino) così da purificare l’ambiente. Gli angeli sono molto sensibili a questo colore, ma anche altre tonalità accese ed energiche, come il verde, il blu, il giallo e il rosso, li attirano tantissimo. Quindi via libera a questi colori nell’abbigliamento o anche negli arredi o nelle decorazioni. Quelli scuri, invece, soprattutto il nero, li respingono, perciò evitateli.
Terzo passo
Trovare la luce Agli angeli, se ricordate, non piace il buio e raramente si manifestano durante la notte. Sono fatti di luce e amano la luce, quindi evitate di contattarli a un’ora tarda. Un momento ideale, almeno per me, è il pomeriggio. Avete mai notato che, durante i pisolini pomeridiani, si fanno sempre molti più sogni, anche brevi? Questo perché la mente è più aperta, rilassata e pronta a ricevere le comunicazioni angeliche. Quei sogni, confusi e rapidissimi, sono una sorta di visione, anche se molto meno impegnativa di quelle che ho io anche da sveglio. Non bisogna sottovalutare questi sogni, comunque, perché sono un canale, anche se un po’ disturbato, che gli angeli utilizzano per comunicare con noi. Pensate a quando ci si sveglia storditi e si ha difficoltà a capire dove ci si trova e a distinguere realtà da fantasia: bene, è molto simile a quello che provo io quando ho una visione, anche se le mie mi lasciano spesso senza energie. È proprio per questo motivo che tutti possiamo vedere le luci e parlarci. La differenza tra me e gli altri sta solo nella vicinanza (minore o maggiore) rispetto agli angeli, non nella possibilità o meno di contattarli. Questa non è preclusa a nessuno.
Quarto passo
Aprire la mente Ora, trovato il posto e la posizione giusta (ricordate la parola d’ordine: rilassamento), è il momento di creare l’ambiente adatto alla meditazione dentro di sé: bisogna essere nella disposizione mentale adeguata per aprirsi agli angeli. Quello che ci vuole è un semplice esercizio di immaginazione. Chiudete gli occhi e pensate a un posto, un colore o un’immagine che vi trasmette serenità e quiete. Per me, solitamente, è un prato circondato da un bosco rigoglioso, perché amo il colore verde. Ma potrebbe essere qualunque cosa: un terrazzo affollato in cima a un grattacielo o una parete dipinta con tonalità calde, l’importante è la sensazione di relax. Immaginatevi all’interno dell’ambiente a cui state pensando. Quando sentite di farne parte, e quindi vi siete un po’ distaccati dalla realtà, cercate di rimanere in quello stato per circa quindici minuti. Potrà sembrarvi difficile, ma non è così. È un semplice esercizio mentale, anche divertente. Quei quindici minuti vi sembreranno un po’ lunghi la prima volta e non vi sentirete davvero da un’altra parte, ma col tempo e un po’ di pazienza, diventerà un’attività più naturale. Questo momento di raccoglimento può essere anche un po’ più lungo, se lo ritenete necessario. Tutto sta nel superare quella soglia che vi fa allontanare, mentalmente, dall’ambiente in cui vi trovate.
Quinto passo
Cercare un contratto Quando pensate di aver raggiunto questo stato di distaccamento e relax, fate tre respiri, via via più lenti e profondi per approfondire il contatto con il vostro sé, la parte più interna, intima e personale di voi stessi. Continuate a rimanere con gli occhi chiusi e, quando vi sentirete pronti, provate a chiedere (anche a voce alta, o nella vostra testa) semplicemente: «C’è qualcuno?»!
Sesto passo
Dialogare con gli angeli Su questo non posso consigliarvi nulla. Nessuno meglio di voi saprà quali domande porre. Ogni parola vi sgorgherà dal cuore.
Settimo passo
Rientrare nel mondo Quando sentite che il contatto si è concluso, non tornate bruscamente alla realtà: con gli occhi ancora chiusi, rientrate in ascolto di suoni e rumori circostanti, prendete coscienza mentalmente dell’ambiente che vi circonda e solo allora aprite gli occhi e annotate, anche di getto, tutto quello che vi passa per la mente.
Ottavo passo
Condividere le emozione Una volta che avrete fatto molta pratica in solitudine, potete provare a dialogare anche con gli angeli che accompagnano gli altri. Chiedete a una persona cara di prestarsi, mettetevi vicino e cercate di ritrovare la stessa concentrazione delle meditazioni individuali, concentrando però tutta la vostra attenzione sull’altro. Il contatto fisico è fondamentale, all’inizio, per facilitare la comunicazione e la trasmissione dell’energia, per cui se sentite di farlo potete provare a tenere le sue mani tra le vostre, guardatelo sempre negli occhi e cercate di “vedere oltre”.
Nono passo
Dare corpo alle visioni Quando entrerete in contatto con gli angeli di chi vi sta di fronte, date libero sfogo a ogni sensazione, parola o gesto che vi venga spontaneo, anche se non lo capite: ricordate che gli angeli vi stanno utilizzando come tramite fisico per portare un messaggio ai loro cari e ogni dettaglio che a voi può apparire insignificante potrebbe dire tantissimo a chi ascolta.
Grazie...spero tu sia davvero tu, e non qualcun altro che scrive al posto tuo.
ReplyDeleteMi piacerebbe potermi confidare con te...ne avrei davvero bisogno...ma qui purtroppo è pubblico e non mi va che tutti sappiano le mie cose...x favore dimmi come posso fare...grazie di cuore...
Anch'io ho bisogno di parlarti...come posso raggiungerti. ?
ReplyDeleteAnch'io ho bisogno di parlarti...come posso raggiungerti. ?
ReplyDeleteSe mia nonna venisse a cercati ti prego dimmelo.. le volevo tanto bene (si chiamava Elena come me )
ReplyDeleteAnch'io vorrei parlarle!😣
ReplyDeleteCiao Craig sono Cristian avrei necessita di parlarti al piu presto grazie
ReplyDeleteGrazie...ci provo…!
ReplyDeleteHo bisogno di te,help me
ReplyDeleteCiao Greg ho bisogno di aiuto Ho bisogno di sapere tante cose che mi sta succedendo Aiutami Ciao
ReplyDeleteCiao Craig, ti sento vicino.
ReplyDeleteHo bisogno di aiuto....
ReplyDeleteCiao volevo parlare ckn te volevo chiederti un favore..mia mamma e mio papa sono morti per covid circa 2 mesi fa..non riesco farmene una ragione mia mamma se ne e andata senza neanche una parola un abbraccio un strappo violento..vorrei tanto sapere cosa ha pensato non so qualcosa per dare un po sollievo al nostro dolore..grazie Roberta bauce
ReplyDeleteCiao Craig
ReplyDeleteSto attraversando un momento particolare della mia vita ho bisogno di parlarti